domenica 14 settembre 2008

Quando il web va oltre il web

Quando il web va oltre il web

E’ capitato per caso: avevo solo postato in un blog e Andrea non sapevo nemmeno chi fosse.

Avevo appena ascoltato una canzone su Baldoni... e scopro che, in questa Italia sempre più qualunquista, qualcun altro ricorda ancora il suo nome....
Così, educatamente e in punta di piedi (come si conviene quando ti introduci in un ambiente che non conosci) mi permetto di rilevare che Papetti non è il primo né l’unico artista a mantenere vivo il ricordo di Enzo. Immediata la risposta di Andrea. Educata ed in punta di piedi: “è vero, il mio cd viene pubblicato ora, ma la canzone su Enzo è nata il giorno che ho appreso della sua uccisione, dopo una notte insonne”.

Credo che il miglior modo per descrivere Andrea Papetti sia farlo attraverso le sue canzoni: e chi meglio della Brigata Lolli è deputata a farlo? “Nelle sue canzoni” - dicono i tipi della Brigata - mescola minimalismi ed esperienze, speranze e sogni. Andrea osserva il mondo, ci si scontra e lo canta, in bilico tra illusioni e delusioni, con un'aria che ricorda vagamente il primo De Gregori, quello ventenne di Da Qui a Saigon.Insomma, un talento emergente che ama la letteratura; scrive poesie e le traduce in musica.
E riempie i nostri cuori delle sue emozioni: di rabbia e di dolore...
Si, perché Andrea ci parla di “un eroe che ha distrutto l’omertà con la sua voce e la sua mano”; Peppino Impastato. E non è un caso se chiude sempre i suoi concerti con “L’uomo della verità”, la canzone per Peppino. Andrea canta dell’uomo e della solitudine che lo circonda: lo fa in Inferno Baghdad con una forza tale che ci è difficile dimenticare. Enzo, uomo di pace, abbandonato da uno Stato lontano e disinteressato e da un Dio che lo ha dimenticato...

Andrea continua a lottare. “Mi batterò con tutte le mie forze per far conoscere a più persone la storia di Enzo. Oltre a questo posso fare ben poco.”
Sono queste le sue parole: caro Andrea, tutto questo lo chiami “poco”?

Bloggando per caso: così ho conosciuto Andrea.
Grazie, sig. Web!


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